28-11-2020
Cocciuto: la pizza italiana con un'ambizione internazionale
Intervista con Paolo Piacentini, fondatore della catena di pizzerie milanesi, che presto si espanderà anche in altre piazze. Sempre in partnership con Moretti Forni
Paolo Piacentini: anima creativa della pizzeria Marghe a Milano, ideatore e fondatore della catena Cocciuto
Cocciuto: tenace, caparbio, testardo. Ha un carattere forte e deciso la catena di pizzerie milanesi, che tra non molto aprirà anche una prima sede fuori dai confini meneghini. "Non sarà una pizzeria come tante altre, Cocciuto. Per più di un motivo", scriveva con lungimiranza poco più di due anni fa su queste pagine Carlo Passera, raccontando della prima nata sotto questa insegna, in via Bergognone, e delle ragioni per cui quell'apertura avrebbe avuto successo in città.
Da quel settembre 2018 le sedi milanesi sono diventate tre, e altre sono in arrivo, così come anche il primo esperimento fuori Milano, a Catania in particolare. Ma andiamo con ordine, nel raccontare la storia di questo progetto di qualità e di successo, e del suo ideatore: l'imprenditore Paolo Piacentini, già fondatore e anima creativa di un'altra fortunata pizzeria milanese, Marghe, accompagnato in questa avventura da Michela Reginato, con un passato invece nell'imprenditoria tessile e farmaceutica.
E' una specie di figlio d'arte, Piacentini: «Mio padre negli anni '70 aveva dei grandi panifici industriali - ci racconta - e collegata a questi fondò una catena di panetterie chiamata Pane&Pane, le prime ad avere anche un angolo caffetteria all'interno. Sono quindi cresciuto respirando quell'aria, anche mentre studiavo avevo già davanti a me dei progetti imprenditoriali molto stimolanti. Alla fine degli studi ho voluto entrare in azienda con mio padre, cercando in particolare di avere dei ruoli operativi, volevo capire da vicino quel lavoro, nel modo più pragmatico possibile, per comprenderlo appieno. Poi si è aperta una parentesi professionale, che è durata quasi dieci anni, in cui ho lavorato per una delle aziende leader nel mondo dell'ideazione e della realizzazione di format per la ristorazione. Un'esperienza per me molto bella e importante, che mi ha permesso di mettermi alla prova, con le mie idee e la mia visione applicata al mondo del food, e di capire anche cosa avessi imparato nel mio percorso precedente».
Paolo Piacentini ha poi sentito il desiderio di lanciare un proprio progetto: «E' nata così l'idea di Marghe, insieme a un gruppo di soci e grazie alla conoscenza con un ragazzo che si chiamava Matteo Mevio (avevamo scritto di lui e di Marghe qui, ndr), un pizzaiolo di grandissimo talento, purtroppo scomparso molto prematuramente per un incidente stradale. Partivamo da una pizza che poteva essere controcorrente con le tendenze del momento, con un blend di farine 0 e 1, e ci siamo accorti presto del successo che stavamo raccogliendo. La morte di Matteo non ha portato alla chiusura di Marghe, che continua a lavorare molto bene, ma ha fermato il progetto di espansione della catena. Dopo circa un anno e mezzo, ho deciso di aprire Cocciuto».
Alcuni dettagli delle sale di Cocciuto
Ma perché Cocciuto? «E' stata un'idea del creativo con cui abbiamo lavorato alla definizione di questo progetto, una persona che conosce molto bene tutto il mio percorso professionale, e quando ha proposto questo nome non ha pensato tanto a un messaggio legato alla pizzeria che volevamo aprire, ma ad alcune mie caratteristiche. E anche, forse soprattutto, ai primi ostacoli che abbiamo dovuto superare per individuare le giuste location in cui far nascere le nostre pizzerie: abbiamo avuto bisogno di una certa caparbietà e quindi...Cocciuto!».
Bufala Cocciuta: vellutata di pomodoro San Marzano, pomodoro lampadina e mozzarella di bufala a km 0
Monaco: crema vaccina, bufala km 0, culatta cotta Alta Qualità, chips di patate dolci, Provola delle Madonie Presidio Slow Food e basilico fresco
Fondue: fonduta di gorgonzola dolce D.O.P., radicchio di Chioggia I.G.P stufato, granella di noci del Trentino, olio extravergine d’oliva e basilico fresco
La Margherita di Cocciuto
Stracciata: ragù di Fassona km zero con melanzane a funghetto passate al forno, stracciatella di bufala km zero, olio extravergine di oliva bio e basilico bio
Nonostante il frangente delicato e complicato per la ristorazione, il successo raccolto in questi mesi da Cocciuto spinge dunque a nuove aperture: a breve a Milano in via Procaccini e in via San Paolo, e altrettanto a breve a Catania, in via Messina. Una "prima" lontani dall'ombra della Madonnina: «A Milano crediamo di volerci espandere ancora, con altre quattro o cinque aperture, ma avevamo in animo di sperimentare anche un esordio altrove. Partiamo da Catania perché la consideriamo intanto una piazza molto giovane e molto dinamica; questo coincideva poi con il fatto che uno dei nostri ragazzi fosse siciliano e avesse già la proprietà di questo spazio. E' stato lui a offrirci la possibilità di aprire una sede di Cocciuto in quella location: dopo il primo sopralluogo siamo stati davvero felici di avere questa opportunità, è uno spazio molto bello, con un bel giardino interno e un cortile antico adiacente che ci piace tanto. Partiremo quindi da lì, con in animo un obiettivo di espansione ancora più ambizioso. Vogliamo infatti portare Cocciuto all'estero: non è un passo da poco, ma siamo convinti che il nostro format possa trovare il proprio posto anche in molti altri paesi».
Ma non basta, Paolo Piacentini diventa un fiume in piena quando parla dei suoi prossimi progetti: «Da pocho stiamo lavorando anche a un format di burger che si chiamerà Sberla, purtroppo non abbiamo ancora potuto aprire il nostro primo locale a Milano per via delle circostanze legate al Covid-19, ma siamo pronti. Poi stiamo mettendo a punto anche un altro format, che chiameremo Cocciuto Pick-up, che avrà un rapporto diretto con il mondo del lavoro, dei co-working...ma lo sveleremo nei prossimi mesi». Come si dice in questi casi, rimanete sintonizzati per le prossime puntate.
Moretti Forni
di
Identità Golose
A cura della redazione di Identità Golose