Tabù in ogni città eccetto che a Napoli (e forse anche nella sua provincia) la pizza si sta prendendo ogni spazio: del resto non c’è davvero alcun motivo per cui non si possa mangiare pizza a qualsiasi ora del giorno. Certo dipende da orari, tempi e modi, dipende da quello che si deve fare dopo aver mangiato, dipende anche dall’appetito. Però che la pizza popoli momenti diversi dalla cena in Italia lo testimonia la focaccia ligure – magari intinta nel cappuccino – la mattina, oppure la pizza bianca e le pizzette rosse (fino alla pizza farcita con la mortadella) a Roma, o la focaccia barese in Puglia.
Dalla fascia serale alla pizzeria aperta a pranzo
Certo è che prima del Covid trovare una pizzeria che facesse la pizza anche a pranzo era un affare complicato e, anche, comprensibile. Tenere attivo un forno per diverse ore a temperature elevate, che sia a legna o no, è un bel dispendio di energie, nonché di capitale umano, visto che serve un pizzaiolo dedicato. Poi l’arrivo del Covid, le chiusure serali, la necessità delle pizzerie di lavorare su fasce più spostate verso il centro del giorno e anche abitudini che sembravano impossibili hanno sfondato il tetto di cristallo. Oggi non è impossibile mangiare pizza a pranzo a Milano o a Roma. Forse però, nel fine settimana è più semplice.
Cocciuto e la quinta pizzeria in città
Verso questa evoluzione del formato della pizzeria va anche Cocciuto, brand di pizzerie nato a Milano, che ad agosto apre la sua quinta pizzeria a Via Turati, nei pressi della stazione Centrale con orario di lavoro dalla mattina alla sera. Certo c’è da mettere in chiaro una cosa: no, non ci sarà la pizza a colazione (per quello forse bisogna andare fino a casa dello chef Peppe Guida, da Antica Osteria Nonna Rosa), ma la pizzeria lavorerà tutto il giorno con un’offerta trasversale, trasformandosi di fatto in un vero e proprio ristorante all day, come era consueto una decina di anni fa, e offrendo moltissime tipologie di proposte ristorativa, “come negli hotel internazionali” riferiscono dalla proprietà. In pratica? Se uno ha fame a qualsiasi ora del giorno, trova sempre un piatto disponibile.
La colazione in pizzeria: cosa prevede
Ma vediamo meglio come si articola questa colazione in pizzeria, che va dalle 7:30 alle 12, orario in cui comincia la fascia del pranzo e troviamo la pizza di fianco a piatti e poke. Ci sono due combinazioni di colazione internazionale (18/20€) di cui una dolce e una salata, con tanto di bevande fredde e calde. Poi una carta delle uova con quasi 10 referenze, dal monastico uovo sodo all’opulento toast con avocado e uovo. Segue un’offerta importante di lievitati al burro, come croissant con diverse farciture, girelle, bun, pain au chocolat e persino il viralissimo cubo di croissant con crema pasticciera e amarena. La carta dei caffè fa il paio con quella delle spremute e degli estratti, passando per 5 tipi di pancakes, dolci e salati, pane burro e marmellata e altri dolci, che attingono dal mondo italiano, europeo e internazionale. Insomma un po’ di tutto.
Piccola curiosità: in questa evoluzione della pizzeria che è anche cocktail bar, bar e ristorante si può mangiare (e bere) anche nella fascia pomeridiana. Ad attendere gli ospiti ci sono fritti, birre alla spina, taglieri e piatti da una piccola carta internazionale da bar, con insalate, caprese e spaghettone e fish and chips.
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